Analisi della corsa

La corsa, come tutte le attività sportive, presenta la possibilità di incorrere in infortuni che possono essere legati a non corrette modalità di allenamento, ad uno scarso controllo motorio o a squilibri muscolari e/o articolari, quali debolezza e mobilità ridotta. Appartengono tutti alla famiglia dei sovraccarichi funzionali, ovvero, paragonando la meccanica della corsa ad un ingranaggio perfetto dove tutte le componenti svolgono una determinata quantità di lavoro, quando una non lavora correttamente questa viene bilanciata da una adiacente. Se questa situazione persiste nel tempo possiamo generare sovraccarico che causa l’infortunio.
Le zone a maggior rischio sono i muscoli (contratture, distrazioni o strappi), le maggiori articolazioni dell’arto inferiore (piede, ginocchio e anca), la schiena, e il tessuto nervoso. Le patologie più frequenti e a maggior impatto sono: la fascite plantare, dolore anteriore di ginocchio, dolore inguinale, mal di schiena e tendinopatia (achille, rotuleo e tibiale posteriore).
Il Fisioterapista, grazie alle sue conoscenze in ambito biomeccanico e neuro-motorio, può intervenire in maniera efficace sia sulla prevenzione, individuando se esistano strutture che non stanno svolgendo il loro lavoro (debolezza muscolare, mobilità ridotta), sia nella gestione di questi infortuni, essendo in grado di trattare il dolore in fase acuta con specifiche tecniche manuali, di ripristinare il movimento corretto e i giusti equilibri muscolari e articolati attraverso l’esercizio terapeutico, fino al ritorno alla corsa, valutandone la biomeccanica per verificare che non ci siano alterazioni macroscopiche che potrebbero determinare un nuovo infortunio.